Car sharing: cosa succede in caso di incidente

I veicoli di servizi di car sharing sono coperti da assicurazione-auto, ma il conducente non è esonerato da responsabilità in caso di incidente o infrazione al Codice della Strada.

La gestione del sinistro non presenta particolari differenze rispetto a quanto accade con un’auto di proprietà. Il responsabile, qualora sia alla guida di una vettura in car sharing, deve sempre procedere alla compilazione del CID, avendo cura di rimuovere il mezzo coinvolto dopo aver avvisato dell’accaduto il gestore del servizio.

I documenti vanno poi immediatamente inviati alla società che gestisce il servizio, la quale deve provvedere alla denuncia del sinistro alla propria assicurazione. In caso contrario, il conducente può vedersi addebitato l’intero risarcimento del danno.

Il regolamento di alcuni gestori del servizio prevede, in caso di incidente, l’applicazione di una franchigia di 500 Euro sull’assicurazione auto: tale importo rappresenta la soglia massima che un utente dovrà pagare.

Vi sono, invece, alcuni gestori che, sebbene in caso di incidente non applichino alcuna franchigia a carico del cliente, si riservano la facoltà di valutare caso per caso in base al tipo di sinistro, prevedendo anche il risarcimento dei danni causati al veicolo, alle persone o alle cose interamente a carico del conducente.

Inoltre, la compagnia assicurativa della società di car sharing potrebbe rivalersi nei confronti del conducente per i danni al veicolo o a terzi, se ha provocato -ad esempio- un incidente in stato di ebbrezza.

Occorre, poi, tenere presente che quasi tutte le società di car sharing offrono l’assicurazione-auto obbligatoria con annessa polizza furto-incendio e infortuni conducente, ma con massimali alquanto limitati.

Non è, invece, prevista alcuna assistenza stradale.

Per quanto riguarda le infrazioni commesse al volante di un veicolo in car sharing, nulla cambia rispetto a quando l’automobilista è sanzionato con l’auto di proprietà. L’unica differenza sta nel fatto che in caso di infrazione commessa con car sharing, il verbale verrà inviato al gestore del servizio e da questo al trasgressore, sul quale così graveranno le spese di una doppia notifica.

E’ bene precisare, infine, che tutti i regolamenti dei gestori del servizio stabiliscono che per mettersi alla guida bisogna avere un tasso alcolemico pari a zero, non essendo neppure ammessa la soglia di tolleranza prevista dal Codice della Strada per le auto private, altrimenti il conducente è ritenuto responsabile di qualsiasi danno o sinistro che dovesse accadere.

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